La costa laziale è caratterizzata da antiche testimonianze: reperti di epoca protostorica, tracciati viari di origine romana, antiche strutture portuali ora trasformate in aree archeologiche e naturalistiche, torri d'avvistamento e di presidio, saline, aree boschive e macchia mediterranea, casali agricoli e canali di bonifica. È un insieme complesso, caratterizzato da singolarità morfologiche e ambientali e da rilevanti testimonianze archeologiche e architettoniche, ma sottoposto a forti trasformazioni antropiche e pressioni derivanti dagli effetti dei cambiamenti climatici. I diversi paesaggi della costa riescono, tuttavia, ancora a far emergere le tracce della geografia e della storia, sebbene siano oggi ampiamenti compromessi da una consistente, e spesso incontrollata, pressione edilizia e fruizione turistica in aggiunta alla costruzione di importanti infrastrutture, a partire dall'aeroporto di Fiumicino. In un’area così variegata ma ancora capace di far emergere potenzialità ambientali e culturali, si rende necessaria una nuova visione strategica. Progettualità e pratiche di consapevolezza devono essere finalizzate alla cura del territorio in modo che le attrezzature e gli spazi pubblici, le infrastrutture e le preesistenze archeologiche-architettoniche, siano in grado di dialogare con le peculiarità ambientali e generare nuove forme di identità collettive coniugate ad approcci resilienti. Le sfide per affrontare i cambiamenti climatici richiedono, tuttavia, un coinvolgimento attivo delle comunità locali e dei vari portatori di interesse, e soprattutto implicano una visione fattiva e condivisa con le amministrazioni e gli enti di governo del territorio, una visione a lungo termine e messa in atto a partire da azioni concrete. La prima parte del volume prende in esame il sistema costiero romano, utilizzando come chiave di lettura la presenza del ricco e fragile patrimonio dei beni culturali e paesaggistici in relazione alle stratificazioni storiche e alla luce dei più recenti cambiamenti climatici. Si propone di indagare il processo di sviluppo degli insediamenti avvenuti lungo la costa laziale compresa tra Civitavecchia a nord fino al Monte Circeo a sud. Tra i due estremi di questa lunga fascia geografica, i contributi che seguono si concentrano prevalentemente tra Ostia Antica e la foce del fiume e sono volti a riscoprire le stratificazioni e i legami tra i paesaggi d'acqua del litorale e il patrimonio culturale, riflettendo sull'interazione e l'interdipendenza di un territorio di waterfront come manufatto culturale.

Rediscovering Layers and Links between Water Landscapes and Cultural Heritage / Mattogno, Claudia. - (2023), pp. 22-26.

Rediscovering Layers and Links between Water Landscapes and Cultural Heritage

mattogno, claudia
2023

Abstract

La costa laziale è caratterizzata da antiche testimonianze: reperti di epoca protostorica, tracciati viari di origine romana, antiche strutture portuali ora trasformate in aree archeologiche e naturalistiche, torri d'avvistamento e di presidio, saline, aree boschive e macchia mediterranea, casali agricoli e canali di bonifica. È un insieme complesso, caratterizzato da singolarità morfologiche e ambientali e da rilevanti testimonianze archeologiche e architettoniche, ma sottoposto a forti trasformazioni antropiche e pressioni derivanti dagli effetti dei cambiamenti climatici. I diversi paesaggi della costa riescono, tuttavia, ancora a far emergere le tracce della geografia e della storia, sebbene siano oggi ampiamenti compromessi da una consistente, e spesso incontrollata, pressione edilizia e fruizione turistica in aggiunta alla costruzione di importanti infrastrutture, a partire dall'aeroporto di Fiumicino. In un’area così variegata ma ancora capace di far emergere potenzialità ambientali e culturali, si rende necessaria una nuova visione strategica. Progettualità e pratiche di consapevolezza devono essere finalizzate alla cura del territorio in modo che le attrezzature e gli spazi pubblici, le infrastrutture e le preesistenze archeologiche-architettoniche, siano in grado di dialogare con le peculiarità ambientali e generare nuove forme di identità collettive coniugate ad approcci resilienti. Le sfide per affrontare i cambiamenti climatici richiedono, tuttavia, un coinvolgimento attivo delle comunità locali e dei vari portatori di interesse, e soprattutto implicano una visione fattiva e condivisa con le amministrazioni e gli enti di governo del territorio, una visione a lungo termine e messa in atto a partire da azioni concrete. La prima parte del volume prende in esame il sistema costiero romano, utilizzando come chiave di lettura la presenza del ricco e fragile patrimonio dei beni culturali e paesaggistici in relazione alle stratificazioni storiche e alla luce dei più recenti cambiamenti climatici. Si propone di indagare il processo di sviluppo degli insediamenti avvenuti lungo la costa laziale compresa tra Civitavecchia a nord fino al Monte Circeo a sud. Tra i due estremi di questa lunga fascia geografica, i contributi che seguono si concentrano prevalentemente tra Ostia Antica e la foce del fiume e sono volti a riscoprire le stratificazioni e i legami tra i paesaggi d'acqua del litorale e il patrimonio culturale, riflettendo sull'interazione e l'interdipendenza di un territorio di waterfront come manufatto culturale.
2023
Waterfornt Dialectics. Rome and its region facing climate change
978-88-9295-666-7
978-88-9295-685-8
waterfront; climate change; Rome; coast; landscape; cultural heritage
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Rediscovering Layers and Links between Water Landscapes and Cultural Heritage / Mattogno, Claudia. - (2023), pp. 22-26.
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Note: copertina, frontespizio, indice, introduzione del volume prima parte, capitolo e retro di copertina
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1684507
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